29 giugno in Val Badia il “Dolomites UNESCO Fest”: oggi la conferenza stampa

Festa a San Vigilio in occasione del decimo anniversario dell’inclusione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO: al centro della manifestazione il “miglio delle esperienze” per i bambini e la grande sfilata delle leggende dei Fanes con oltre 200 comparse.

Dolomites UNESCO Fest: la conferenza stampa

29 giugno in Val Badia il “Dolomites UNESCO Fest”: oggi la conferenza stampa a Bolzano

Oggi (21 giugno), nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Bolzano, le organizzazioni promotrici hanno presentato il “Dolomites UNESCO Fest”. Sabato 29 giugno, i residenti e gli ospiti di San Vigilio di Marebbe potranno scegliere fra tantissime proposte pensate per celebrare il decennale dell’inclusione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Quello di San Vigilio è l’evento più importante che si svolgerà in Alto Adige in onore di questa importante ricorrenza, mentre mercoledì 26 giugno si terrà a Cortina d’Ampezzo la cerimonia ufficiale che vedrà la presenza dei rappresentanti delle istituzioni delle regioni e delle province nel cui territorio sorgono le Dolomiti.

Il Dolomites UNESCO Fest è pensato come evento itinerante al fine di consentire alla popolazione locale così come ai turisti di conoscere ogni anno un posto diverso del patrimonio UNESCO, grazie a un programma variegato e di qualità. La partecipazione è gratuita.

Il “miglio delle esperienze”, la grande sfilata delle leggende dei Fanes e gli stand gastronomici

Per tutta la giornata di sabato, il “miglio delle esperienze” consentirà a grandi e piccini di conoscere in modo divertente le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO. Grazie al facepainting, proposto dai collaboratori del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, adulti e bambini si vedranno trasformati in dinosauri; sono anche in programma le Olimpiadi di questi animali preistorici. La nota paleontologa Evelyn Kustatscher illustrerà l’aspetto delle Dolomiti milioni di anni fa, mentre gli interessati potranno osservare da vicino le civette o imparare a individuare e riconoscere diversi tipi di roccia. I visitatori avranno l’occasione unica di ascoltare il canto degli alberi: dei sensori applicati sulle piante ne amplificheranno, infatti, le frequenze, consentendo così di scoprire che pino e larice hanno due voci molto diverse.

La grande sfilata delle leggende dei Fanes, che vedrà la partecipazione di oltre 200 comparse in costume, sarà sicuramente un’esperienza entusiasmante per tutti gli spettatori. Il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies è, infatti, famoso anche per le sue saghe e i visitatori avranno modo di vivere in prima persona la magia evocata dalle leggende di Dolasilla, Spina de Mul e Nani dal Latemar.

Il programma prevede inoltre un’escursione mattutina guidata e la presenza di stand gastronomici con prodotti di qualità provenienti dalle diverse aree dolomitiche. In due differenti momenti della giornata, i famosi “gelatieri di Zoldo” offriranno gratuitamente il loro rinomato gelato. Non mancherà la musica dal vivo e, per gli appassionati di cultura, saranno allestite una mostra fotografica e una di opere d’arte.

Molto più di un’attrazione turistica

Nel corso della conferenza stampa Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO, ha sottolineato la necessità di non ridurre il riconoscimento UNESCO ad un marchio per la promozione turistica: il significato più profondo risiede nelle potenzialità per le comunità locali, promuovendo la collaborazione fra le zone interessate per una tutela attiva del Patrimonio Mondiale. “Come affermato da Aristotele, il tutto è più grande delle parti che lo compongono”, ha continuato Marcella Morandini con un sorriso. Le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO, sono un bene comune che va protetto e valorizzato nella sua unicità. L’inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO è certamente un importante traguardo raggiunto in termini di riconoscimento internazionale, ma deve anche essere il punto di partenza per l’elaborazione di future strategie di sviluppo attente alla sostenibilità.

La presenza di numerosi promotori ha fatto sì che la festa sia stata “organizzata dal basso verso l’alto”, per usare le parole di Maria Hochgruber Kuenzer, assessora provinciale all’Urbanistica, tutela del paesaggio e beni culturali, nel corso del suo intervento. “La scelta di tenere la conferenza stampa nella sala al quarto piano di questo centro commerciale non è casuale” ha proseguito l’assessora. “Qui infatti, fino all’11 luglio, è visitabile la mostra ‘Guardare e vedere – parchi naturali dell’Alto Adige’. Questa mostra si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei visitatori in merito alle bellezze naturali e alle unicità del nostro territorio: quella di San Vigilio di Marebbe è in primo luogo una festa per gli altoatesini”.

Quest’evento “vuole anche fungere da stimolo per la popolazione locale ad avvicinarsi a questo straordinario paesaggio dolomitico e a promuovere un rapporto rispettoso con la natura e il territorio”, ha concluso l’assessora.

Conferenze con rinomati esperti

Nei due giorni precedenti alla festa (27 e 28 giugno) si terranno a San Vigilio due conferenze e una tavola rotonda aperte a esperti e interessati, nel corso delle quali saranno approfonditi i temi della tutela ambientale, dell’eredità per le generazioni future, del turismo sostenibile, della valorizzazione dei prodotti locali, dello studio scientifico delle Dolomiti e dell’inquinamento luminoso. Durante la conferenza stampa i due organizzatori degli incontri, il divulgatore scientifico Rodolfo Calanca e il geologo e direttore dell’associazione “Geologia e turismo” Ludwig Nössing, hanno sottolineato l’importanza dei relatori chiamati a partecipare ai due giorni di conferenze come, per esempio, Claudio Marazzini dell’Accademia della Crusca e Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, anticipando i temi che saranno trattati.

Responsabile dell’organizzazione della festa è, ogni anno, l’Associazione turistica della località ospitante, che si fa anche carico della maggior parte dei costi con il sostegno della Ripartizione provinciale Natura, paesaggio e sviluppo del territorio, in particolare dell’Ufficio parchi naturali, della Fondazione Dolomiti UNESCO e di IDM. Fondamentali sono anche il contributo e la collaborazione di numerose associazioni e organizzazioni varie.

Cortina al centro dei festeggiamenti

Il 26 giugno, Cortina sarà la sede dei festeggiamenti ufficiali: qui saranno presentati gli oltre 140 eventi che si terranno nel corso dell’estate in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Questa attività è inserita nel progetto “Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO”, realizzato con il contributo del Fondo Comuni confinanti.