“Le nostre assetate case sui Monti. I rifugi della SAT in area dolomitica, storia e attualità dell’approvvigionamento idrico” la mostra – inaugurata il 23 ottobre – è aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2025 presso il pianterreno della Casa della SAT – Società Alpinisti Tridentini in via Manci 57 a Trento, con i seguenti orari: lunedì-giovedì 9.00-13.00 / 14.30-18.00, venerdì 09.00-13.00.
La mostra dedicata alla storia e all’attualità dell’approvvigionamento idrico nei rifugi delle Dolomiti di proprietà della SAT, è stata realizzata dalla Biblioteca della Montagna-SAT, con il sostegno della Fondazione Dolomiti UNESCO.
Parola ai curatori
Ad entrare nei dettagli i curatori Andrea Petizzi e Riccardo Decarli: “I pannelli, realizzati dalla Biblioteca della Montagna-SAT, con il sostegno della Fondazione Dolomiti UNESCO, indagano la storia di alcuni rifugi di proprietà della SAT – Società degli Alpinisti Tridentini attraverso un lungo lasso temporale, dal 1881 ad oggi, con particolare attenzione all’evoluzione del loro approvvigionamento idrico che, nel corso di quasi un secolo e mezzo, è radicalmente cambiato. Aumentando il numero di frequentatori di strutture alpine in alta quota è contestualmente diminuita la portata delle sorgenti che per decenni ne avevano garantito la sopravvivenza, oggi minacciata dal drastico mutamento climatico. Oggi i fabbisogni medi di ogni struttura vanno dai 2-3000 ai 13000-15000 litri giornalieri di acqua. Un approvvigionamento sempre più difficile da coprire”.
Come ci compone la mostra
La mostra si compone di un tessuto narrativo formato da 12 pannelli esplicativi ricchi di informazioni e fotografie. Ideata da Riccardo Decarli e Claudio Ambrosi, ha visto la collaborazione di Livio Noldin, Andrea Petizzi, Alessandro Ceredi, Dario Ribaudo. “Abbiamo voluto prendere in esame 10 rifugi – spiega Andrea Petizzi – il Rifugio Tosa-Pedrotti (Dolomiti di Brenta); l’ Antermóia (Catinaccio); il Rifugio Dodici Apostoli “F.lli Garbari”(Dolomiti di Brenta); il “Quintino Sella” e Rifugio “Francis Fox Tuckett” (Dolomiti di Brenta); il “Giorgio Graffer” al Grostè (Dolomiti di Brenta); il Rifugio Rosetta “Giovanni Pedrotti” (Pale di San Martino); il Rifugio Boè (Gruppo di Sella); il Ciampedie (Catinaccio); il Rifugio Roda di Vaèl (Catinaccio). Quello che in generale emerge è la costante difficoltà tecnica nel reperire l’acqua all’esterno e condurla al rifugio. Tra le curiosità, in alcuni rifugi, possiamo rilevare la possibilità di rifornire con acqua potabile le borracce degli escursionisti, evitando così un sovra utilizzo di bottiglie in plastica o vetro”.
Apertura della mostra
La mostra è visitabile fino al 6 gennaio 2025 presso il pianterreno della Casa della SAT in via Manci 57 a Trento, con i seguenti orari: lunedì-giovedì 9.00-13.00 / 14.30-18.00, venerdì 09.00-13.00. Per maggiori informazioni SAT – Società Alpinisti Tridentini.
La mostra “Le nostre assetate case sui Monti. I rifugi della SAT in area dolomitica, storia e attualità dell’approvvigionamento idrico” è stata realizzata anche grazie al sostegno della Fondazione Dolomiti UNESCO con il contributo del Fondo Comuni confinanti nell’ambito del progetto “Capacity building. Rafforzare il capitale sociale e territoriale del Sito Dolomiti Patrimonio Mondiale (WHS) per uno sviluppo duraturo e sostenibile delle Comunità locali”.