Parchi in movimento

Continua l’impegno dei Parchi delle Dolomiti per la Carta Europea del Turismo Sostenibile. Un percorso intrapreso in questi anni, ad esempio, dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, dal Parco Naturale Adamello Brenta e dal Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino. Nelle ultime settimane i due parchi trentini hanno sottoscritto il «Piano d’Azione».

Dolomiti di Brenta

Ph. Stefania Tais

«CETS»: cos’è e come si ottiene

La CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, promossa in Italia da Federparchi, è uno strumento che mira a supportare le aree protette nella difficile gestione del turismo sostenibile, attraverso la promozione di una governance partecipata, che consenta di far dialogare tutti i soggetti coinvolti, sia istituzionali, sia rappresentativi del tessuto sociale ed economico. Viene assegnata da Europarc Federation, che ha il compito di verificare l’effettiva attuazione dei processi partecipativi, attraverso dei piani d’azione condivisi. Come sperimentato anche durante il processo che ha portato alla Strategia Complessiva di Gestione della Fondazione Dolomiti UNESCO, dunque, le buone pratiche in termini di sostenibilità si possono raggiungere solo attraverso buone pratiche in termini di partecipazione.

Gli ultimi passi dei parchi trentini

Il 30 novembre scorso, a Tione, sono stati sottoscritti il nuovo Piano d’Azione e la Strategia 2023-2027 del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark per il rinnovo della CETS. I capifila sono il Servizio sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia autonoma di Trento, la Fondazione Dolomiti UNESCO, il Parco Fluviale della Sarca, Trentino Marketing, il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino e il Parco Nazionale dello Stelvio-Trentino, I Comuni, i Distretti Famiglia, le Apt, le Biblioteche presenti all’interno dei confini del Parco, Dolomiti Open e Anfass onlus.

Un elenco che già dice molto sul lavoro di rete messo in atto in questi vent’anni dall’inizio del percorso di certificazione: dopo le prime due fasi che hanno garantito la certificazione delle stesse aree protette e delle strutture ricettive, ora ci si proietta verso la terza fase, quella della certificazione degli operatori turistici, in primo luogo, in Trentino, le Aziende per il Turismo (per le quali è stato istituito un tavolo di lavoro coordinato da Trentino School of Management).

Il giorno seguente, a San Martino di Castrozza, si è svolta anche la riunione del Forum della CETS per presentare e validare la Strategia e il Piano di Azione finalizzati alla candidatura del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. È stata anche l’occasione per presentare le schede progettuali che i vari soggetti coinvolti hanno elaborato durante il processo di partecipazione iniziato nello scorso mese di maggio. Il Parco aveva già avviato il processo nel 2015 e ora sta rinnovando il proprio impegno per coinvolgere il territorio in una visione sostenibile dell’offerta turistica.

«Temi centrali per le nuove generazioni»

«Sono questi i veri temi sui quali impegnarsi, come avevano anche indicato gli stessi “Stati Generali della Montagna” ponendo come prioritari i temi legati all’ambiente, al territorio e al paesaggio», ha evidenziato a San Martino di Castrozza il vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento Mario Tonina, che pochi giorni prima aveva concluso il suo mandato di Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO. «Aspetti importanti e fondamentali per le giovani generazioni che mostrano una nuova sensibilità per i temi dell’ambiente e in particolare del cambiamento del climatico»