Catalogo delle buone pratiche di conservazione attiva nelle aree protette delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO

Il Catalogo delle buone pratiche di conservazione attiva risponde alla Strategia Complessiva di Gestione. La Strategia è lo strumento, sviluppato secondo le indicazioni ricevute da UNESCO e IUCN, che promuove ed implementa la collaborazione fra istituzioni e enti territoriali per il Bene UNESCO mettendo a sistema le risorse – umane e finanziarie – presenti sul territorio, ed integrando fra loro le attività di conservazione, comunicazione e valorizzazione del Bene.

Prato Piazza

Ph. Alessandra Masi

Il Catalogo delle buone pratiche di conservazione attiva è finalizzato ad individuare buone pratiche già consolidate nei diversi territori delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO che possano successivamente tradursi in linee guida operative per le Aree Protette.

Conservazione attiva

Per conservazione attiva si intende quell’insieme di pratiche tese ad evitare la netta separazione tra natura e azione dell’uomo, e integrare le politiche di conservazione della natura con quelle di sviluppo socio-economico legato, in primis, ad agricoltura e turismo sostenibile.

La catalogazione

L’attività di catalogazione delle buone pratiche è stata avviata nel 2018 a partire dalle esperienze virtuose realizzate dagli Enti Parco facenti parte della Rete del Patrimonio Paesaggistico e delle Aree Protette della Fondazione Dolomiti UNESCO.

Nel corso del 2019 si è ritenuto utile allargare la ricognizione delle buone pratiche realizzate, oltre il confine degli Enti Parco, da associazioni, singoli imprenditori, consorzi e altri soggetti privati.

Catalogo delle buone pratiche di conservazione attiva nelle aree protette delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO

Questa attività è inserita nel progetto “Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO”, realizzato con il contributo del Fondo Comuni confinanti.