Estate 2021: le regole da rispettare

Incertezza e timore, accanto alla voglia di riaprire e accogliere i visitatori, accompagnano l’approssimarsi della stagione per i gestori di rifugio e le associazioni alpinistiche. Come nel 2020, ma con un po’ di esperienza in più e quindi nella consapevolezza che puntare sulla comunicazione e sull’educazione dei frequentatori della montagna è sempre più decisivo per una convivenza pacifica nell’ambiente montano e con l’ambiente montano.

Sempre valide le cinque regole d’oro

Accanto alla sensibilizzazione sul tema del consumo idrico in quota, di cui ci siamo già ampiamente occupati, restano di estrema attualità anche le cinque regole che le associazioni e le istituzioni coordinate dalla Fondazione Dolomiti UNESCO avevano concertato nella scorsa estate. Regole generiche, improntate al buon senso e che mettono al centro il ruolo del gestore di rifugio come punto di riferimento per l’esperienza in quota degli escursionisti e come professionista da rispettare nel suo delicato e insostituibile lavoro di accoglienza. Eccole:

  1. Prenotazione obbligatoria per i pernottamenti e consigliata per i pasti
  2. Utilizzo di gel e mascherina nelle aree comuni
  3. Mantenere la distanza in base alle disposizioni
  4. Chiedere al rifugista quali siano le modalità previste nelle diverse strutture per il pernottamento
  5. Portare con sé asciugamano e ciabatte

Per un’alleanza tra gestori e utenti

Sono cinque regole semplici ma fondamentali, che verranno anche quest’anno diffuse e che poggiano sul presupposto che tutti sono corresponsabili della frequentazione consapevole e rispettosa della montagna. In attesa dei singoli regolamenti e delle disposizioni che caratterizzeranno la ripresa nelle province e regioni dolomitiche, vanno sempre tenute in considerazione, assieme a tutte quelle che riguardano la prudenza, la pianificazione delle escursioni, l’equipaggiamento, la consapevolezza della propria preparazione fisica e il rispetto del lavoro del gestore, per un’alleanza che consenta a tutti di vivere l’ambiente montano senza eccessi, comportamenti maleducati e scarsa comprensione del contesto in cui ci si trova.