Il Rifugio Roda di Vael è nel progetto ‘Rifugi delle Dolomiti UNESCO’!

Il Rifugio Roda di Vael installa la targa informativa realizzata nell’ambito del progetto ‘Rifugi delle Dolomiti UNESCO‘. Segue ‘a ruota’ il Rifugio Pordenone, primo ad averla installata qualche giorno fa.

Il Progetto ‘Rifugi delle Dolomiti UNESCO’

A partire da quest’estate 2016, il progetto permetterà ad alpinisti, escursionisti ed amanti della montagna di prendere coscienza del fatto di trovarsi nell’area cuore delle Dolomiti UNESCO e di conoscere le caratteristiche di unicità che hanno fatto dei 9 sistemi dolomitici un Bene riconosciuto dall’umanità intera.

Il progetto, promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO con il coinvolgimento delle Associazioni Alpinistiche e dei gestori dei rifugi, parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e culturale svolto dai rifugi e la loro funzione di punto di incontro e di strutture ricettive all’interno del Bene Dolomiti UNESCO.

Il 13 giugno a Feltre si è concretizzata la prima fase del progetto che è il frutto del coinvolgimento delle Associazioni alpinistiche e dei gestori dei rifugi, anche privati.

La targa e il punto informativo

Ai rifugi aderenti è stata consegnata una targa da collocare all’esterno del rifugio, un pannello informativo sul sistema dolomitico di riferimento per l’interno dove, nel rispetto delle differenze e degli spazi disponibili, verrà esposto materiale informativo plurilingue sul Patrimonio Dolomiti UNESCO, tra cui i DVD del Reportage “Dolomiti. Montagne Uomini Storie” e la Guida Verde sulle Dolomiti UNESCO edita dal Touring Club. Il sito dei rifugi aderenti inoltre riporterà Dolomiti UNESCO feed, il banner da inserire nella propria home page con le ultime notizie sulle Dolomiti UNESCO collegate direttamente a www.dolomitiunesco.info.

Tramonto sopra le nuvole al Rifugio Roda di Vael

Il Rifugio Roda di Vael

Il rifugio Roda di Vael si trova sulla Sella del Ciampàz, nella zona meridionale del gruppo del Catinaccio, ai piedi del Croz di S. Giuliana e della Punta del Masarè. Nel 2007 ha festeggiato i suoi 100 anni di attività!

Dall’estate 2011, a seguito della prematura scomparsa di Bruno Deluca, la gestione è passata alla moglie Roberta Silva che attualmente gestisce il rifugio col prezioso aiuto della sua “famiglia Vael”, ovvero un gruppo di dinamici ed affiatati collaboratori  che portano avanti con grande impegno e condividono con lei lo spirito di accoglienza, famigliarità e soprattutto passione per la vita del rifugio, che aveva già contraddistinto la gestione del marito Bruno.

Il rifugio Roda di Vael si trova nel Sistema 7 del Sito UNESCO Dolomiti, isola dolomitica tra le province di Trento e Bolzano: il gruppo dello Sciliar-Catinaccio, Latemar.

Lo staff de il Rifugio Roda di Vael nel 2012

Il Rifugio Roda di Vael è uno dei rifugi di riferimento per il Gruppo del Catinaccio e quando fu ampliato e rimodernato, la sala fu intitolata a uno degli arrampicatori più significativi della storia dell’alpinismo dolomitico: Marino Stenico (Parete Sud dei Mugoni, con Armando Aste, Pala della Ghiaccia nei Dirupi del Larsec con Toni Gross e Rino Rizzi). Stenico è considerato un capostipite degli alpinisti trentini.

Proprietà della S.A.T., Società Alpini Tridentini, è gestito da alcuni anni da Roberta Silva, che è sempre a disposizione per consigliarVi al meglio, sia che vogliate intraprendere uno dei tanti giri nel gruppo, sia che vogliate percorrere le splendide ferrate della Roda di Vael o del Majarè o una delle molteplici vie alpinistiche.