Gente di montagna: la mostra fotografica a Pozzale di Cadore

I paesi non sono i muri, le case, le strade o le fontane. Sono le persone che li abitano, che aprono le finestre alla mattina per far passare l’aria, che percorrono le vie, che si salutano quando si incrociano e sanno dare un’indicazione a chi chiede, perché non è del posto.

Di notte, all’alba, sotto la pioggia o con la neve, con il sole o al tramonto incontrerete la Gente di montagna.

L’esposizione Gente di montagna è permanente, le fotografie rimarranno a disposizione di tutti coloro che si recheranno a Pozzale di Cadore e potranno essere viste e ascoltate tutti i giorni dell’anno, a tutte le ore del giorno.

Al progetto hanno aderito con entusiasmo tutti gli abitanti di Pozzale. Con il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e della Magnifica Regola di Pozzale. Il progetto supportato è curato dall’associazione di promozione sociale Pozzale Vive, nell’ambito di un turismo rigenerativo e sostenibile, volto a creare valore per il paese e a favorire opportunità di crescita per la comunità locale.

Gente di montagna, mostra fotografica a Pozzale di Cadore

Il pensiero degli ideatori

L’attuale spopolamento dei piccoli comuni montani e delle loro frazioni, che interessa anche il Cadore, conduce allo svuotamento culturale dei territori, alla perdita delle forze vitali e della capacità di agire e all’abbassamento, reale o percepito, della qualità della vita. Gente di montagna si pone l’obiettivo di valorizzare la montagna, innanzitutto quella cadorina ma non solo. Attraverso un percorso di immagini di gente che vive in montagna, incrociando culture provenienti da tutto il mondo, il progetto vuole raccontare i legami e le interazioni fra gli uomini, l’ambiente e la terra in aree montuose.

L’idea è quella di rendere gli abitanti delle montagne più consapevoli del senso dei luoghi in cui vivono e spingerli a essere cittadini attivi che costruiscono progetti e nuovi modelli di vita futuri e spingere i turisti a farsi, a loro volta, cittadini responsabili e solidali e non semplici consumatori, in un reciproco scambio di culture e conoscenze.

Gente di montagna, la mostra di Pozzale di Cadore

Come si sviluppa la mostra

Il percorso, che si sviluppa tra le vie di Pozzale, presenta oggi 101 immagini stampate e allestite sui muri delle case in formati diversi e sono state raccolte dalle famiglie del paese, da amici e conoscenti di altri paesi del mondo. Il progetto quest’anno si arricchisce e diventa interattivo.

Grazie a una nuova tecnologia, basata sull’intelligenza artificiale, le fotografie “parlano”.
Attraverso una semplice applicazione , gratuita e facilmente scaricabile , si possono ascoltare le emozioni che ogni immagine racchiude.

Le voci delle genti di montagna dal Cadore alla Carnia al Pollino, i suoni della processione delle Madonie , il canto delle donne abruzzesi di Scanno, una poesia in ladino, una filastrocca recitata sottovoce, una ballata inedita, il suono delle campane, e tanto altro.

Il percorso diventa quindi un’esperienza non solo visiva, ma emozionante ,non ripetitiva ma unica ed esclusiva.

Il sistema di riconoscimento delle fotografie della passeggiata fotografica Gente di Montagna, è stato ideato dall’Ing. Roberto Da Forno , originario proprio di Pozzale, che opera nel settore dell’intelligenza artificiale specifico per il riconoscimento delle immagini. L’idea è nata, ci spiega l’ Ing. Da Forno , dalla necessità di coinvolgere maggiormente i visitatori , mediante tracce audio specifiche per la fotografia osservata, tutto questo senza utilizzare i sistemi attuali basati su QRcode inquadrato dal dispositivo mobile.

Il sistema ideato per la passeggiata fotografica Gente di Montagna è semplicissimo, prosegue Da Forno, basta inquadrare le foto e la rete neurale preventivamente “allenata” riconosce tale foto evocando suoni o testi specifici, esattamente come opera il nostro cervello che riconosce, ricorda ed evoca emozioni. Ovviamente non è necessario essere un fotografo esperto, basta uno smartphone tenuto semplicemente in mano. Questa applicazione, conclude Da Forno, può costituire un incentivo al turismo in montagna, in quanto permette in maniera semplice e trasparente ed assolutamente non impattante di valorizzare le bellezze dei borghi montani.

Le fotografie esposte sono provenienti oltre che dal Cadore, dalla Lombardia, dal Friuli, dal Piemonte, dall’Emilia-Romagna, dalla Spagna, dall’Iran, dalla Grecia, dall’Abruzzo, dalla Sicilia e dalla Calabria, dal Vietnam del Nord e dal Nepal. A queste andranno ad aggiungersi, in futuro, altre ancora.

Per maggiori informazioni Gente di montagna.