Oltre le Vette si tinge d’arancio per i 10 anni di Dolomiti UNESCO

“Oltre le Vette – metafore, uomini e luoghi della montagna” è la rassegna organizzata dal Comune di Belluno, che ogni autunno, da 23 anni, coinvolge la città in un fitto calendario di eventi culturali. Nell’anno del decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale la sinergia con la Fondazione Dolomiti UNESCO, già presente negli anni passati, si è fatta ancora più stretta. A cominciare dal colore simbolo della rassegna: l’arancione delle Dolomiti UNESCO.

Buzzati e la montagna abitata

L’immagine scelta per la locandina dell’edizione 2019, che si svolgerà dal 4 al 13 ottobre, è un’opera di Dino Buzzati che sarà esposta nell’ambito di una delle mostre della rassegna: “Le stagioni di Buzzati” (visitabile fino al 6 gennaio 2020). Un’opera inedita (come molte di quelle che verranno esposte), del 1967, intitolata I due leoni. “Abbiamo scelto quest’opera”, commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Belluno, Marco Perale, “proprio perché in essa compaiono le montagne di Buzzati, che sono montagne abitate la cui rappresentazione iconografica è molto simile proprio al logo della Fondazione Dolomiti UNESCO. Buzzati credeva in una montagna abitata, che vedeva via via spopolarsi, ma che restava per lui sempre abitata dallo spirito di chi ci aveva vissuto per secoli”.

Fragilità e resilienza

Oltre le Vette è dedicata quest’anno proprio al decennale delle Dolomiti UNESCO e molti saranno gli eventi che rifletteranno la sensibilità ambientale e l’attenzione ai cambiamenti climatici”, commenta il direttore artistico della manifestazione Flavio Faoro. “Proprio i cambiamenti climatici hanno reso ancora più centrale, per le popolazioni della montagna, il termine “resilienza” che va di pari passo con l’adattamento ai cambiamenti stessi, come testimoniano gli effetti devastanti della tempesta Vaia. “Voglio ricordare in particolare che dopo la fine della rassegna, il 29 ottobre, dedicheremo un’intera giornata alla riflessione sul dopo Vaia, che culminerà nel concerto della fisarmonicista Francesca Gallo e la presentazione di un film dedicato proprio agli effetti della tempesta Vaia nell’Alto Agordino”.

Attesi spettatori da tutta Italia

In ventitré anni di storia, Oltre le Vette ha saputo attirare l’attenzione non solo dei bellunesi, ma anche di spettatori provenienti da tutta Italia. “Stiamo lavorando a una rete con le altre città alpine, perché crediamo che ci accomunino molte problematiche” sottolinea la direttrice organizzativa Valeria Benni, “per questo abbiamo organizzato ben sei mostre, una delle quali è promossa dalla Regione Valle d’Aosta e vedrà protagonista lo scultore valdostano Donato Savin. Ma gli ospiti saranno moltissimi: cito ad esempio l’alpinista Anna Torretta, che ha scalato cascate di ghiaccio incredibili, artisti e scrittori come Alberto Bortoluzzi e Giuseppe Mendicino. Da non perdere la proiezione del film muto Il gigante delle Dolomiti, che sarà accompagnato dalla colonna sonora realizzata dall’Orchestra Giovanile Bellunese”.

 

A02_MarchioFCC_RGBQuesta attività è inserita nel progetto “Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO”, realizzato con il contributo del Fondo Comuni confinanti.