I Rifugi delle Dolomiti Patrimonio Mondiale: scopri il progetto

La Fondazione Dolomiti UNESCO dal 2016 ha avviato un percorso di dialogo tra i Gestori dei Rifugi situati all’interno dell’area core del Patrimonio Mondiale con l’obiettivo di favorire la rete, il confronto e la condivisione di idee e problematiche nonché l’individuazione di soluzioni comuni.

I gestori di rifugio delle Dolomiti UNESCO al Rifugio Città di Fiume

Rifugi: sentinelle delle Dolomiti

La necessità di stabile un’alleanza tra rifugisti e Fondazione era emersa nel corso del processo partecipativo #Dolomiti2040 ed è poi confluita nella Strategia Complessiva di Gestione del Bene riconoscendo ai rifugi il ruolo di sentinelle in quanto uniche strutture ricettive all’interno del Patrimonio Mondiale. Inoltre i rifugi sono degli osservatori privilegiati, in quanto i loro gestori vedono e vivono prima di chiunque altro le trasformazioni dell’ambiente e i cambiamenti nel modo di frequentarlo.

Dal Brenta ai Monfalconi, dalle Dolomiti di Sesto alle Vette Feltrine, sono una sessantina  i rifugi che offrono ristoro, ospitalità e – grazie al progetto avviato nel 2016 – informazioni sul Patrimonio Mondiale, permettendo a tutti coloro che frequentano la montagna di prendere coscienza del fatto di trovarsi all’interno delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO e di riconoscerne le caratteristiche di unicità che hanno fatto dei 9 Sistemi dolomitici un Bene riconosciuto dall’umanità intera.

Un sodalizio che evolve negli anni

La collaborazione tra Fondazione e gestori si è trasformata negli anni e da quella che era la necessità originaria, dare visibilità al Patrimonio Mondiale e informazioni su di esso, si è andata via via approfondendo l’urgenza di sensibilizzare i visitatori ad adottare comportamenti più rispettosi e attenti al contesto ambientale e contestualmente divulgare il ruolo di presidio svolto dai gestori, che fra tante difficoltà, riescono a prendersi cura della montagna e di chi la frequenta.

Dal 2017, a rinnovo del sodalizio, la Fondazione organizza ogni anno nel mese di novembre un incontro di due giorni durante il quale i rifugisti si confrontano sulle problematiche che li accomunano e individuano progettualità comuni da mettere in campo.