Gestione del Bene

La gestione di un Sito UNESCO complesso sia dal punto di vista territoriale che amministrativo, come quello delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, richiede un grande sforzo di armonizzazione delle misure di governance e di coordinamento delle attività.

La chiave per superare la complessità del territorio dolomitico è stata l’applicazione del concetto di serialità che caratterizza il Sito al complesso delle competenze e delle forme di gestione già presenti sul territorio, per costruire connessioni nuove ed originali tra gli enti locali, i servizi, le amministrazioni esistenti. Il principio di riferimento è dunque quello della “gestione a rete”, basato sui concetti di armonizzazione, partecipazione e cooperazione.

La governance delle Dolomiti Patrimonio Mondiale si attua dunque attraverso la Fondazione Dolomiti UNESCO – istituita dalle Province e le Regioni coinvolte nel riconoscimento nel 2010 facendo seguito ad uno specifico impegno preso nei confronti dell’UNESCO – e dalle Reti Funzionali, tavoli di lavoro interregionali/interprovinciali composti da Patrimonio Paesaggistico e Aree Protette, Patrimonio Geologico, Sviluppo, Turismo Sostenibile e Mobilità, Promozione del Turismo Sostenibile ed infine Formazione e Ricerca Scientifica.

In questa cornice di riferimento le Amministrazioni regionali e provinciali, gli Enti locali (Comunità, Comuni), gli Enti Parco (naturali, regionali e nazionali) che hanno responsabilità diretta sul territorio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, hanno il compito di contribuire, ciascuno per quanto permesso dai diversi ordinamenti amministrativi e le differenti competenze statutarie, alla gestione complessiva del Bene in maniera conforme e coerente.

Periodicamente il Centro per il Patrimonio Mondiale (WHC) monitora lo stato di conservazione e gestione del Sito per mezzo degli esperti dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN). Lo scopo di queste valutazioni, svolte anche tramite visite sul campo, è la verifica del livello di attuazione degli obiettivi dichiarati nella programmazione pluriennale approvata dal Consiglio di Amministrazione dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e l’esame dello stato di conservazione e gestione del Sito del Patrimonio Mondiale (WHS).

Principi che guidano la gestione del bene

Il Sistema di governance pensato per la gestione del Sito UNESCO delle Dolomiti declina e, sotto alcuni punti di vista, attualizza i principi di gestione collettiva dei beni comuni che le culture alpine – e quelle dolomitiche in particolare – hanno tradizionalmente sviluppato: l’autonomia amministrativa e legislativa, la condivisione, la comunità e la reciprocità. 

La governance delle Dolomiti Patrimonio Mondiale si fonda su quattro elementi principali che potremmo così sintetizzare: 

  • la Fondazione Dolomiti – Dolomiten – Dolomites – Dolomitis UNESCO: in qualità di soggetto referente e di coordinamento, i cui vari organi istituzionali favoriscono il confronto tra gli Enti territoriali, l’indirizzo degli obiettivi scientifici e la relazione tra gli attori che agiscono a vario titolo sul territorio.
  • le Reti Funzionali: mettono in pratica il concetto di gestione a rete, frutto dell’interpretazione della struttura seriale del Sito delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, riunendo attorno a tavoli tematici i tecnici provinciali e regionali.
  • la Strategia Complessiva di Gestione: lo strumento che promuove ed implementa la gestione a rete, mettendo a sistema le risorse – umane e finanziarie – presenti sul territorio, integrando fra loro le attività di conservazione, comunicazione e valorizzazione del Sito delle Dolomiti Patrimonio Mondiale.
  • i Piani di gestione delle aree protette (Parchi, ZSC e ZPS, Reti di Riserve, ecc.): assicurano un livello omogeneo di protezione e conservazione degli habitat e delle specie presenti nel Bene. La Strategia Complessiva di Gestione agisce a livello di area vasta mettendo a sistema le misure di conservazione e le azioni di tutela programmate localmente.

Strategia complessiva di gestione – SCG

Il 2016 è stato l’anno della definizione della Strategia Complessiva di Gestione, la strategia di governance condivisa delle Dolomiti Patrimonio Mondiale finalizzata al mantenimento dei suoi valori universali. La SCG – già prevista nella dichiarazione di iscrizione del Sito nella WHL (WHC Decision: 33 COM 8B.6, 26 June 2009) – pone l’ambiente naturale al centro dell’interesse sociale ed economico e la cooperazione quale metodo per sperimentare politiche innovative per la crescita consapevole. Si tratta di un documento concertato che rappresenta la volontà di superare la conservazione passiva dell’ambiente in favore di una responsabilità ambientale diffusa (Protected Landscape Approach), uno strumento flessibile e dinamico, un insieme di strategie e di obiettivi adattabili ai luoghi e verificabili nel tempo, sulla base di un processo che comprende la mediazione e la compensazione fra interessi diversi.

La Strategia Complessiva di Gestione riguarda tematiche fondamentali per lo sviluppo a lungo termine delle Dolomiti Patrimonio Mondiale (conservazione attiva, ricerca scientifica, turismo, mobilità, conoscenza, formazione, capacity building, territorio, connessioni, gestione del conflitto) ed è basata su quattro pilastri:

  • patrimonio significa promuovere la conservazione e la valorizzazione delle relazioni geologiche e paesaggistiche del Bene, sostenendo la cura del paesaggio e le connessioni ecologiche nelle aree dolomitiche.
  • esperienza significa orientare verso un turismo sostenibile, volgendo i limiti strutturali del Patrimonio Mondiale in nuove opportunità di visita.
  • comunità significa accrescere il senso di consapevolezza delle comunità locali per sviluppare abilità e competenze professionali basate sul Patrimonio Mondiale.
  • sistema significa sostenere la partecipazione e l’inclusione sui temi rilevanti, promuovendo il dialogo e la collaborazione per garantire la conservazione attiva del Bene.

Sono molteplici i tasselli che hanno contribuito in questi anni alla costruzione della Strategia Complessiva di Gestione, dagli studi sulle dinamiche del turismo alla definizione di linee guida per la gestione del Paesaggio e delle aree protette, dalla costituzione di tavoli tecnici alla realizzazioni del processo partecipativo #Dolomiti2040; un ciclo di 11 incontri territoriali, gestiti con la tecnica partecipativa del “World Café”, che hanno coinvolto nell’estate del 2015 amministrazioni locali, enti parco, consorzi turistici, associazioni ambientaliste, albergatori, agricoltori e ordini professionali attorno a quattro macro-temi (il turismo, lo sviluppo socio-economico, la conservazione attiva e il costruire relazioni) per raccogliere idee e proposte per il futuro delle Dolomiti.

Per approfondire, consulta la Strategia Complessiva di Gestione.