Sciliar-Catinaccio, Latemar

Il Sistema, esteso su superficie di 9.302 ettari, è condiviso tra le province di Trento e Bolzano.

Lo Sciliar si trova tra l’altopiano di Fiè-Siusi, la Val d’Isarco, l’Alpe di Siusi e la Val Gardena. È un massiccio compatto di roccia dolomitica, e a seconda della prospettiva appare come un gigantesco monolite dal tetto pianeggiate – dal quale si staccano Punta Santner e Punta Euringer – o un’isola di roccia, con la gigantesca scarpata che si raccorda ai pascoli sottostanti come nell’antichità l’atollo si congiungeva con il fondale marino.

Il Catinaccio, tra il passo di Carezza, l’Alpe di Tires e la Val di Fassa, è caratterizzato da una cresta scoscesa e frastagliata: diversi picchi sfiorano i 3.000 metri di altitudine come il Catinaccio d’Antermoia, la Cima Scalieret, le Torri del Vajolet e la Roda di Vael. Dal punto di vista geologico, fin dal XIX secolo il Catinaccio è stato uno dei più importanti terreni di studio per la stratigrafia dolomitica del Triassico, grazie agli affioramenti facilmente accessibili e alle evidenti relazioni tra sedimentazione carbonatica e attività vulcanica.

Il gruppo del Latemar si trova più a sud, tra le valli di Fiemme e Fassa (Trentino) e la Val d’Ega (Alto Adige). Numerose cime delimitano questo atollo fossile: la Croda di Lausa, i Campanili del Latemar, lo Schenon, Cima di Val Bona, il Molignon, il Corno d’Ega. L’affascinante limite settentrionale del massiccio è segnato dal lago di Carezza, sulle cui limpide acque si specchiano i campanili del Latemar.

Per tutelare quest’area, che cominciava a essere troppo sfruttata – soprattutto dal turismo – e rischiava il degrado del patrimonio paesaggistico e ambientale, nel 1974 è stato istituito il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, il primo tra i parchi naturali creati in provincia di Bolzano.

Sciliar-Catinaccio, Latemar 7

Geologia

I tre gruppi racchiusi in questo Sistema raccontano molto bene soprattutto l’intervallo Anisico-Ladinico-Carnico, riuscendo a descrivere molti degli aspetti geometrici e strutturali di più tipologie di isole fossili. Sono qui percepibili e toccabili con mano le geometrie dovute all’aggradazione (crescita verticale) e alla progradazione (crescita orizzontale) delle isole ladiniche e carniche, inoltre sono conservati i rapporti geometrici fra laguna interna e il margine (scogliera) e quelli fra il margine e la scarpata sottomarina. L’assetto geomorfologico generale di questo Sistema è influenzato più dalla varietà di rocce e dalle architetture deposizionali ereditate dall’ammasso roccioso durante il Triassico che dall’andamento dei lineamenti tettonici. Gli imponenti edifici sommitali dello Sciliar, del Catinaccio-Antermoia e del Latemar, composti da tenaci strati carbonatici, riflettono fedelmente le geometrie originali di tre atolli fossili ladinici, che l’azione morfoselettiva dei processi erosivi ha fatto riemergere in risalto morfologico.

La geologia del Sistema 7: Sciliar-Catinaccio, Latemar – PDF

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Musei 

Alta Qualità

Tappe del Dolomites World Heritage Geotrail: 8-9, 10

Fotografie sferiche del Dolomites World Heritage Geotrail: Latemar, Catinaccio/Rosengarten, Passo Duron/Mahlknechtjoch

I tre gruppi racchiusi in questo Sistema raccontano molto bene soprattutto l’intervallo Anisico-Ladinico-Carnico, riuscendo a descrivere molti degli aspetti geometrici e strutturali di più tipologie di isole fossili. Sono qui percepibili e toccabili con mano le geometrie dovute all’aggradazione (crescita verticale) e alla progradazione (crescita orizzontale) delle isole ladiniche e carniche, inoltre sono conservati i rapporti geometrici fra laguna interna e il margine (scogliera) e quelli fra il margine e la scarpata sottomarina. L’assetto geomorfologico generale di questo Sistema è influenzato più dalla varietà di rocce e dalle architetture deposizionali ereditate dall’ammasso roccioso durante il Triassico che dall’andamento dei lineamenti tettonici. Gli imponenti edifici sommitali dello Sciliar, del Catinaccio-Antermoia e del Latemar, composti da tenaci strati carbonatici, riflettono fedelmente le geometrie originali di tre atolli fossili ladinici, che l’azione morfoselettiva dei processi erosivi ha fatto riemergere in risalto morfologico.

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Il LatemarIl CatinaccioLo Sciliar dall'Alpe di Siusi

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