Patrimonio Paesaggistico
e Aree Protette

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Il paesaggio deriva da una somma di relazioni, non ultima quella fra umani e natura, ed evoca in chi lo guarda sensazioni ed emozioni che diventano parte di esso. Il paesaggio delle Dolomiti racchiude verticalità, contrasti di colore, varietà di forme, assonanze monumentali senza uguali nel mondo, ma presenta numerosi fattori di rischio.

La presenza dell’essere umano ormai spinto da questa modernità a ritmi e stili estremamente dannosi mette a serio rischio gli equilibri paesaggistici. Anche per questo esistono le aree protette. Il territorio delle Dolomiti ne comprende molte, la cui sfida è armonizzare le diverse gestioni, definendo quali strumenti e progetti vadano condivisi. Nelle Dolomiti Patrimonio Mondiale i vincoli ambientali non sono da considerarsi limiti, ma opportunità.

Testo a cura di Dolomiti Project

I Parchi che condividono il territorio interessato dal riconoscimento UNESCO sono:

Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

Parco Naturale Dolomiti Ampezzane

Parco Naturale Dolomiti Friulane

Parco Naturale Fanes-Senes-Braies

Parco Naturale Puez Odle

Parco Naturale Sciliar-Catinaccio

Parco Naturale Tre Cime

Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino

Parco Naturale Adamello Brenta

Monumento Naturale Bletterbach

La Rete del Patrimonio Paesaggistico e Aree Protette è coordinata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con la regia del Servizio biodiversità. La configurazione attuale nasce nel 2015 dall’accorpamento della Rete del Patrimonio Paesaggistico e della Rete delle Aree Protette, coordinate rispettivamente dalla Provincia di Udine e dalla Provincia di Pordenone.

Le Dolomiti sono un’area complessa dal punto di vista della tutela del territorio: alcune Province hanno potestà legislativa in merito, altre no, e le forme di tutela sono molte e diversificate. Quasi tutta la superficie compresa nei nove Sistemi (circa il 95%) è protetta da parchi nazionali, regionali o provinciali, come monumento nazionale o zona SIC/ZPS.

La Rete del Patrimonio Paesaggistico e Aree Protette ha avviato studi preliminari (confluiti nella Strategia Complessiva di Gestione) per fornire gli strumenti adeguati all’adozione e all’attuazione di protocolli comuni nel governo del territorio e per l’armonizzazione delle politiche sul paesaggio. Si occupa inoltre di attività legate al censimento e gestione delle Strutture Obsolete (elementi che per qualche motivo hanno un impatto negativo nel contesto paesaggistico) e cura i rapporti con i produttori locali del settore agroalimentare, protagonisti della conservazione attiva e della valorizzazione del territorio.

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