Il Rifugio Carducci è nel progetto ‘Rifugi delle Dolomiti UNESCO’!

Il Rifugio Carducci, situato nel cuore del grandioso e selvaggio circo roccioso formato dalle bastionate della Croda dei Toni e del Monte Giralba di Sopra, installa la targa informativa realizzata nell’ambito del progetto ‘Rifugi delle Dolomiti UNESCO‘.

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Il progetto ‘Rifugi delle Dolomiti UNESCO’

Il progetto ‘Rifugi delle Dolomiti UNESCO’ permette ad alpinisti, escursionisti ed amanti della montagna di prendere coscienza del fatto di trovarsi all’interno dell’area cuore delle Dolomiti UNESCO e di conoscere le caratteristiche di unicità che hanno fatto dei 9 Sistemi dolomitici un Bene riconosciuto dall’umanità intera.

Il progetto, rivolto a tutti i 66 rifugi situati all’interno dell’area cuore dei 9 Sistemi delle Dolomiti UNESCO, è promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO con il coinvolgimento delle Associazioni Alpinistiche e dei gestori dei rifugi e parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e culturale svolto dai rifugi e la loro funzione di punto di incontro e di strutture ricettive all’interno del Bene Dolomiti UNESCO.

Il Rifugio Carducci

Il Rifugio Carducci è situato nel cuore del grandioso e selvaggio circo roccioso formato dalle bastionate della Croda dei Toni e del Monte Giralba di Sopra. Da questa stupenda balconata si gode un vasto panorama verso Croda di Ligonto, i gruppi del Crissin, del Bivera, del Cridola fino a giungere ai Monfalconi. Basta poi portarsi alla vicina forcella Giralba per godere di un altrettanto stupendo panorama verso le Crode Fiscaline, Cima Undici, il Popera e la testata dell’Alta Val Fiscalina.

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La costruzione in muratura del Carducci risale al 1908, quando la Sezione Cadorina del CAI decise di trasformare il vecchio ricovero dei pastori in un piccolo rifugio di montagna. Fu dedicato al poeta Giosuè Carducci non per le sue doti alpinistiche ma perché alcuni anni prima frequentò per ben 2 volte il Cadore e durante l’ultimo soggiorno a Misurina compose l’ode “Cadore” nella quale decanta la bellezza del Comelico e di tutto il Cadore.

Negli anni ’50 la struttura in muratura venne consolidata e risistemata la cucina, ma solo nel 1962 la Sezione Cadorina di Auronzo progettò l’ampliamento. Il nuovo rifugio, completamente rinnovato, dava ospitalità ad una trentina di alpinisti e dava un servizio di ristoro adeguato allo sviluppo turistico che le Dolomiti si stava preparando ad accogliere. Negli anni ’80 la sala da pranzo e i servizi vennero ammodernati e ampliati. Nel 2005 sono iniziati i lavori progettati della sede centrale del CAI per dotare il rifugio di pannelli fotovoltaici, una centralina eolica e un gruppo elettrogeno ad olio vegetale per ridurre l’inquinamento atmosferico e per avere corrente elettrica durante il giorno.

Al sito web del Rifugio Carducci troverete informazioni complete su come raggiungere il rifugio e sui servizi disponibili.

Photo credit: Rifugio Carducci